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lunedì 6 gennaio 2014

Piemontesini di Vitello

ilnidodellaquagliaedelmerlo

Dosi per sei persone … non affamate o che hanno mangiato un primo piatto! J

400gr. (6 fette) di vitello per scaloppine (battute)
100 gr. di mollica di pane tipo Lariano (leggermente raffermo)
6 fette di prosciutto crudo di Parma
50 gr di Fontina Aosta dop (no fontal)
2 tuorli
Marsala secco
Acciughe sott’olio
Erbe aromatiche:  salvia, prezzemolo, timo, maggiorana
30 gr. Burro (quello chiarificato sarà meno dannoso)
Olio extravergine d’oliva (un cucchiaino)
Sale
Pepe

Togliere la crosta dal pane e frullare grossolanamente la mollica con un frullatore. Mescolare a questa i tuorli, le erbette aromatiche tritate finemente e 2/3 filetti di acciuga sgocciolati dall’olio di conservazione e spezzettati.
Salate (poco) e pepate le fettine di carne, distribuitevi sopra la mollica alle erbe ed un pezzo di fontina dop. Che avrete diviso per il numero delle fettine.
Chiudere le fettine di carne formando degli involtini che avvolgerete singolarmente in una fetta di prosciutto e fermerete con uno stecchino.
Ponete 30 gr. circa di burro con un goccio di olio all’interno di una padella che contenga di misura gli involtini e rosolateli con cura a fiamma non troppo elevata. Sfumate con il marsala, lasciate evaporare la parte alcolica, mettete il coperchio e lasciate cuocere a fuoco leggero per circa 10 minuti.
Friggete in burro spumeggiante 6 grosse fette di salvia senza farle scurire.
A cottura ultimata dei “Piemontesini”, togliete gli stecchini e mettete su ognuno una foglia di salvia croccante. Irrorate con il fondo di cottura e servite, se volete, accompagnando con un classico purè di patate o con delle belle ghirlande di patate duchessa… delle quali seguirà presto la ricetta!
Un buon bicchiere di Dolcetto D’Alba e … Buon appetito! J


Qualche parola sulla fontina:
La Fontina DOP della Valle d'Aosta è un formaggio a Denominazione d'Origine Protetta dalla pasta morbida e dal gusto dolce e gradevole, più o meno intenso a seconda della maturazione, molto usato nella cucina del nord italia ed, in particolare, in Valle D’Aosta e Piemonte

Come riconoscere la Fontina DOP
Per l'identificazione del prodotto sono previsti tre segni distintivi della Fontina: i marchi di origine apposti dal singolo produttore al momento della produzione della forma, la marchiatura di selezione e il contrassegno alla vendita, costituito da una velina sulla quale si ritrovano gli elementi grafici standard che identificano il prodotto Fontina.
(fonte: www.consorzioproduttorifontina.it/)

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